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sabato 22 ottobre 2016

Vecchio forno per la cottura sui fornelli | Чудо-печка для готовки на плите

Famiglia operaia in Leningrado,
Unione Sovietica, 1955,
fotografo Ed Clark, la rivista "Life"
Curiosando qua e la a volte si fanno dei piacevoli ed inaspettati incontri.

Quando ero piccolo il  forno non era presente in tutte le cucine, sovente le casalinghe per deliziare il palato della loro famiglia si dovevano accontentare dei classici tre fuochi a gas . Per i prodotti da forno, pane pizza, torte, si usava una particolare pentola la cui forma ai miei occhi di bambino ricordava il casco dello scafandro dei palombari, un fornetto di alluminio munito di un oblò.

Mia mamma con questo "strano" strumento da cucina preparava ottime pizze, verdure e torte, posizionato sul fornello si controlava la cottura dall'oblò e da una valvola posta in cima in qualche modo si regolava la temperatura.

Mentre ero ad una festa del vino a Rivarolo ho visto questo forno sullo scaffale di un negozio e i ricordi d'infanzia sono riaffiorati. Ricordando come se fosse ieri le volte in cui venivo coinvolto nelle preparazioni, girare l'impasto, sbattere i bianchi a neve, e soprattutto l'attesa annusando i prufumi scaturiti dalla cottura prima della degustazione.

giovedì 20 ottobre 2016

Luisa, Luigia o MariaLuisa – che nome ha questa pianta meravigliosa? Scopriamolo a Taggia


La Riviera dei Fiori – Liguria - caratterizzata da un clima mite, soleggiato e dalle scarse piogge, è l’ambiente ideale per le coltivazioni in genere e per una vacanza balneare. Mentre meditavo su come meglio farvi conoscere questa parte della Liguria di Ponente, ad Arma di Taggia uno dei più importanti centri turistici della Riviera ho incontrato una vecchia conoscenza.

In un supermercato ci siamo imbattuti in un bell’esemplare di coltivazione biologica di Lippia Citrodora, descritta nel cartellino di vendita come “Cedrina” e senza discutere con gli addetti il perché gli fosse stato attribuito questo nome l’abbiamo subito messa nel carrello senza esitazioni. In coda alla cassa godendoci il profumo di limone emanato dalle foglie del nostro acquisto, abbiamo coinvolto nell’esperienza olfattiva le persone alle nostre spalle, spiegando loro che il nostro acquisto era mirato alla produzione di un gustoso digestivo. L’idea li ha talmente entusiasmati che in pochi minuti sul banco delle erbe aromatiche l’unica traccia della presenza di questa pianta era il cartellino.